Nel nostro paese accade di frequente che dei pazienti si rivolgano a delle strutture sanitarie (pubbliche o private) per svolgere dei controlli medici senza però ricevere una giusta informazione circa il proprio stato di salute; in questi casi si parla di mancata diagnosi o errata diagnosi ovvero di episodi che rientrano a tutti gli effetti nell’ambito della malasanità.

L’errata diagnosi medica di una malattia grave

Tra le situazioni più comuni di mancata diagnosi grave possiamo segnalare le diagnosi tumorali mancate o tardive a danno dei pazienti che svolgono esami clinici e strumentali presso medici specialistici o anche quelle che accadono a seguito di un accesso in pronto soccorso.

In tutti questi casi in cui non viene rilevata la presenza di tumori o altre gravi patologie (infarto, ictus) che possono portare anche nelle ipotesi più serie alla morte del paziente, si avrà diritto al risarcimento del danno da malasanità per il paziente o da perdita parentale per i familiari.

Danno da errata diagnosi

Nell’ambito della diagnosi errata del medico si può verificare l’ipotesi in cui il medico non è in grado di diagnosticare una malattia grave che però esiste e che comporterà pertanto un ritardo nelle cure del paziente; nella speranza che il malato non si fermi al primo consulto e abbia la prontezza di andare in fondo alle prime avvisaglie e consultare un altro medico rispetto al sanitario che ha fatto la diagnosi iniziale errata.

In questo caso ove il paziente, una volta accertata la malattia, abbia posto rimedio curandosi, avrà diritto al risarcimento del danno iatrogeno per ritardata diagnosi e conseguente peggioramento della malattia stessa.

Altra ipotesi di diagnosi sbagliate si ha nel caso opposto in cui un medico presenta la diagnosi di una malattia che però in realtà non sussiste a carico del paziente, il quale potrebbe essere stato sottoposto a delle terapie inutili e che comunque subisce uno stress psicologico importante nel sentirsi improvvisamente malato di una patologia grave (inesistente) e che lo condizionerà comunque nel vivere futuro.

Ebbene per entrambi i casi – dopo un positivo consulto avvocato medico legale – ci saranno chiaramente tutti gli estremi per procedere con la richiesta di risarcimento danni per errata diagnosi nei confronti della struttura sanitaria o del medico responsabile dell’errore.

Il concetto giuridico di perdita di chance e gli errori diagnostici

All’interno del danno da tardiva o errata diagnosi troviamo anche il concetto giuridico di perdita di chance, ovvero della voce di danno conseguente alla perdita della possibilità di un futuro vantaggio e che deriva al paziente dalla lesione della possibilità di conseguire un risultato favorevole mediante la sottoposizione tempestiva alle opportune terapie (come nella fattispecie della diagnosi sbagliata).

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Inviaci tutta la documentazione medica inerente il caso, possiamo fornirti assistenza, predisporre la relazione medico legale, anche con il supporto di medici specialistici, la consulenza tecnica preventiva (c.d. ATP 696 bis. C.p.c.) e relativo giudizio presso il tribunale competente.

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